Numeri ordinali in italiano: come si scrivono? | ELLCI

Numeri ordinali in italiano

come si scrivono i numeri in italiano

Numeri ordinali in italiano

 

ELLCI_insegnante_Ilaria

Ciao, sono Ilaria, insegnante di italiano L2/LS in Ellci Milano. In questo articolo parliamo di numeri, che sono parte importante del bagaglio lessicale di una lingua: servono infatti in molte situazioni comunicative, soprattutto ai livelli iniziali. Pensiamoci: senza numeri non potremmo dire quanti anni abbiamo, capire un prezzo, comprare frutta e verdura al mercato o anche semplicemente comunicare il nostro indirizzo!

 

Per fortuna, a differenza di altre lingue, i numeri non sono particolarmente difficili in italiano, perché le forme “irregolari” sono poche: se impariamo a contare fino a mille infatti scopriremo che il conteggio procede quasi sempre allo stesso modo, per tutte le decine e centinaia.

Ma vediamo come si scrivono…niente di complicato, ma attenzione alle vocali!

 

Come si scrivono i numeri in italiano 

 

come si scrivono i numeri in italiano

 

1 = UNO                              11 = UNDICI

2 = DUE                              12 = DODICI

3 = TRE                               13 = TREDICI

4 = QUATTRO                   14 = QUATTORDICI

5 = CINQUE                        15 = QUINDICI

6 = SEI                                 16 = SEDICI

7 = SETTE                           17 = DICIASSETTE

8 = OTTO                            18 = DICIOTTO

9 = NOVE                            19 = DICIANNOVE

10 = DIECI                           20 = VENTI

 

Dopo il venti, si ricomincia a contare dall’uno, quindi

 

21 = VENTUNO                 26 = VENTISEI

22 = VENTIDUE                27 = VENTISETTE

23 = VENTITRé                 28 = VENTOTTO

24 = VENTIQUATTRO    29 = VENTINOVE

25 = VENTICINQUE

 

Una cosa importante da ricordare è che se il numero tre si scrive rigorosamente senza accento finale, i suoi numeri composti invece ce l’hanno e bisogna dunque sempre scriverlo (anche se la pronuncia è praticamente la stessa, quindi non è possibile capirlo solo attraverso l’ascolto):

33 = TRENTATRÉ

43 = QUARANTATRÉ

53 = CINQUANTATRÉ

….

Un’altra cosa importante per quanto riguarda la scrittura dei numeri è che, accanto alle vocali, l’ultima lettera delle decine si elide (viene eliminata). Questa volta però ciò vale sia per la scrittura che per la pronuncia. I numeri che iniziano con una vocale sono UNO e OTTO, quindi sarà VENTUNO e VENTOTTO (e non ventIUNO e ventIOTTO). Questo vale per tutte le decine, che finiscono sempre con una vocale:

 

30 = TRENTA (TRENTUNO; TRENTOTTO)

40 = QUARANTA (QUARANTUNO; QUARANTOTTO)

50 = CINQUANTA (CINQUANTUNO; CINQUANTOTTO)

60 = SESSANTA (SESSANTUNO; SESSANTOTTO)

70 = SETTANTA (SETTANTUNO; SETTANTOTTO)

80 = OTTANTA (OTTANTUNO; OTTANTOTTO)

90 = NOVANTA (NOVANTUNO; NOVANTOTTO)

 

Fa eccezione CENTO (100), dove invece la O si pronuncia e si scrive. Anche con il numero otto: dovremo dunque scrivere due O di seguito.

 

101 = CENTOUNO                           106 = CENTOSEI

102 = CENTODUE                            107 = CENTOSETTE

103 = CENTOTRE                            108 =CENTOOTTO

104 = CENTOQUATTRO                   109 =CENTONOVE

105 = CENTOCINQUE                      110 =CENTODIECI

 

I numeri composti da cento e dalla decina ottanta tornano invece a elidere la vocale finale O. Quindi:

 

180 = CENTOTTANTA                                     680 = SEICENTOTTANTA

280 = DUECENTOTTANTA                        780 = SETTECENTOTTANTA

380 = TRECENTOTTANTA                            880 = OTTOCENTOTTANTA

480 = QUATTROCENTOTTANTA                980 = NOVECENTOTTANTA

580 = CINQUECENTOTTANTA

 

Con 1000 MILLE, non c’è mai elisione. Si scrivono sempre tutte le vocali:

1001 = MILLEUNO, 1008 = MILLEOTTO, 1080 = MILLEOTTANTA, ecc.

Da ricordare però il plurale di mille, che è irregolare: si scrive MILA. Sarà quindi 2000 = DUEMILA, 3000 = TREMILA, 4000 = QUATTROMILA, ecc.

 

Mettiamo un po’ in ordine! I numeri ordinali in italiano

 

numeri ordinali in italiano

E se dobbiamo usare i numeri per dare un ordine alle cose? I numeri uno, due e tre alla fine di una gara, raccontare a qualcuno la “volta numero uno” che abbiamo fatto qualcosa, o anche semplicemente dire a quale piano abitiamo? Ecco che in questo caso i numeri cambiano e diventano ORDINALI. Vediamo come si trasformano.

 

  1. UNO = PRIMO                                  6. SEI = SESTO
  2. DUE = SECONDO                            7. SETTE = SETTIMO
  3. TRE = TERZO                                   8. OTTO = OTTAVO
  4. QUATTRO = QUARTO                   9. NOVE = NONO
  5. CINQUE = QUINTO                      10. DIECI = DECIMO

 

Dall’undici in poi diventa più semplice: è necessario aggiungere -ESIMO al numero cardinale, togliendogli l’ultima lettera, quindi avremo:

undicESIMO, dodicESIMO, tredicESIMO, e così via.

Fanno eccezione i numeri che terminano con tre, dove la vocale finale non cade perché accentata (perdono l’accento e si scrivono quindi con due E: VENTITREESIMO, TRENTATREESIMO, ecc) e i numeri composti con sei, che non perdono la I (VENTISEIESIMO).

Va ricordato che i numeri ordinali in italiano sono dei veri e propri aggettivi, dunque si usano al maschile, femminile, singolare e plurale, preceduti dall’articolo (o dalla preposizione) di genere corrispondente.

Ad esempio:

IL PRIMO GIORNO                                                 I PRIMI GIORNI

LA PRIMA VOLTA                                                  LE PRIME VOLTE 

Con la preposizione:

– Dove abiti? Al terzo piano

– Deve girare alla seconda traversa

– La bolletta va pagata ai primi del mese

Alle prime difficoltà ho dovuto rinunciare

 

Abbiamo detto che i numeri ordinali in italiano si usano in tutte quelle situazioni in cui dobbiamo dare un ordine alle cose, in particolare per i piani degli edifici, per le classifiche delle gare sportive ma anche per il primo giorno del mese, i secoli (ora siamo nel ventunesimo secolo) e per i nomi dei papi (Francesco primo).

In questi ultimi due casi, i numeri si scrivono solitamente come romani (XXI secolo, Francesco I), ma vanno pronunciati appunto come numeri ordinali.

E’ anche frequente, nella lingua italiana, usare l’ordinale “millesimo/millesima” per indicare un numero generico alto o infinito di volte in cui facciamo una cosa. 

Oppure è possibile usare un numero ordinale alto a caso: ad esempio, durante una discussione, è possibile sentire la frase “è la millesima volta che te lo dico”! O la duecentesima, o l’ottantaquattresima! Perchè la lingua italiana è così: passione e esagerazione anche nei numeri!

 

 

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