
23 Lug
Numeri ordinali in italiano
Ciao, sono Ilaria, insegnante di italiano L2/LS in Ellci Milano. In questo articolo parliamo di numeri, che sono parte importante del bagaglio lessicale di una lingua: servono infatti in molte situazioni comunicative, soprattutto ai livelli iniziali. Pensiamoci: senza numeri non potremmo dire quanti anni abbiamo, capire un prezzo, comprare frutta e verdura al mercato o anche semplicemente comunicare il nostro indirizzo!
Per fortuna, a differenza di altre lingue, i numeri non sono particolarmente difficili in italiano, perché le forme “irregolari” sono poche: se impariamo a contare fino a mille infatti scopriremo che il conteggio procede quasi sempre allo stesso modo, per tutte le decine e centinaia.
Ma vediamo come si scrivono…niente di complicato, ma attenzione alle vocali!
Come si scrivono i numeri in italiano
1 = UNO 11 = UNDICI
2 = DUE 12 = DODICI
3 = TRE 13 = TREDICI
4 = QUATTRO 14 = QUATTORDICI
5 = CINQUE 15 = QUINDICI
6 = SEI 16 = SEDICI
7 = SETTE 17 = DICIASSETTE
8 = OTTO 18 = DICIOTTO
9 = NOVE 19 = DICIANNOVE
10 = DIECI 20 = VENTI
Dopo il venti, si ricomincia a contare dall’uno, quindi
21 = VENTUNO 26 = VENTISEI
22 = VENTIDUE 27 = VENTISETTE
23 = VENTITRé 28 = VENTOTTO
24 = VENTIQUATTRO 29 = VENTINOVE
25 = VENTICINQUE
Una cosa importante da ricordare è che se il numero tre si scrive rigorosamente senza accento finale, i suoi numeri composti invece ce l’hanno e bisogna dunque sempre scriverlo (anche se la pronuncia è praticamente la stessa, quindi non è possibile capirlo solo attraverso l’ascolto):
33 = TRENTATRÉ
43 = QUARANTATRÉ
53 = CINQUANTATRÉ
….
Un’altra cosa importante per quanto riguarda la scrittura dei numeri è che, accanto alle vocali, l’ultima lettera delle decine si elide (viene eliminata). Questa volta però ciò vale sia per la scrittura che per la pronuncia. I numeri che iniziano con una vocale sono UNO e OTTO, quindi sarà VENTUNO e VENTOTTO (e non ventIUNO e ventIOTTO). Questo vale per tutte le decine, che finiscono sempre con una vocale:
30 = TRENTA (TRENTUNO; TRENTOTTO)
40 = QUARANTA (QUARANTUNO; QUARANTOTTO)
50 = CINQUANTA (CINQUANTUNO; CINQUANTOTTO)
60 = SESSANTA (SESSANTUNO; SESSANTOTTO)
70 = SETTANTA (SETTANTUNO; SETTANTOTTO)
80 = OTTANTA (OTTANTUNO; OTTANTOTTO)
90 = NOVANTA (NOVANTUNO; NOVANTOTTO)
Fa eccezione CENTO (100), dove invece la O si pronuncia e si scrive. Anche con il numero otto: dovremo dunque scrivere due O di seguito.
101 = CENTOUNO 106 = CENTOSEI
102 = CENTODUE 107 = CENTOSETTE
103 = CENTOTRE 108 =CENTOOTTO
104 = CENTOQUATTRO 109 =CENTONOVE
105 = CENTOCINQUE 110 =CENTODIECI
I numeri composti da cento e dalla decina ottanta tornano invece a elidere la vocale finale O. Quindi:
180 = CENTOTTANTA 680 = SEICENTOTTANTA
280 = DUECENTOTTANTA 780 = SETTECENTOTTANTA
380 = TRECENTOTTANTA 880 = OTTOCENTOTTANTA
480 = QUATTROCENTOTTANTA 980 = NOVECENTOTTANTA
580 = CINQUECENTOTTANTA
Con 1000 MILLE, non c’è mai elisione. Si scrivono sempre tutte le vocali:
1001 = MILLEUNO, 1008 = MILLEOTTO, 1080 = MILLEOTTANTA, ecc.
Da ricordare però il plurale di mille, che è irregolare: si scrive MILA. Sarà quindi 2000 = DUEMILA, 3000 = TREMILA, 4000 = QUATTROMILA, ecc.
Mettiamo un po’ in ordine! I numeri ordinali in italiano
E se dobbiamo usare i numeri per dare un ordine alle cose? I numeri uno, due e tre alla fine di una gara, raccontare a qualcuno la “volta numero uno” che abbiamo fatto qualcosa, o anche semplicemente dire a quale piano abitiamo? Ecco che in questo caso i numeri cambiano e diventano ORDINALI. Vediamo come si trasformano.
- UNO = PRIMO 6. SEI = SESTO
- DUE = SECONDO 7. SETTE = SETTIMO
- TRE = TERZO 8. OTTO = OTTAVO
- QUATTRO = QUARTO 9. NOVE = NONO
- CINQUE = QUINTO 10. DIECI = DECIMO
Dall’undici in poi diventa più semplice: è necessario aggiungere -ESIMO al numero cardinale, togliendogli l’ultima lettera, quindi avremo:
undicESIMO, dodicESIMO, tredicESIMO, e così via.
Fanno eccezione i numeri che terminano con tre, dove la vocale finale non cade perché accentata (perdono l’accento e si scrivono quindi con due E: VENTITREESIMO, TRENTATREESIMO, ecc) e i numeri composti con sei, che non perdono la I (VENTISEIESIMO).
Va ricordato che i numeri ordinali in italiano sono dei veri e propri aggettivi, dunque si usano al maschile, femminile, singolare e plurale, preceduti dall’articolo (o dalla preposizione) di genere corrispondente.
Ad esempio:
IL PRIMO GIORNO I PRIMI GIORNI
LA PRIMA VOLTA LE PRIME VOLTE
Con la preposizione:
– Dove abiti? Al terzo piano
– Deve girare alla seconda traversa
– La bolletta va pagata ai primi del mese
– Alle prime difficoltà ho dovuto rinunciare
Abbiamo detto che i numeri ordinali in italiano si usano in tutte quelle situazioni in cui dobbiamo dare un ordine alle cose, in particolare per i piani degli edifici, per le classifiche delle gare sportive ma anche per il primo giorno del mese, i secoli (ora siamo nel ventunesimo secolo) e per i nomi dei papi (Francesco primo).
In questi ultimi due casi, i numeri si scrivono solitamente come romani (XXI secolo, Francesco I), ma vanno pronunciati appunto come numeri ordinali.
E’ anche frequente, nella lingua italiana, usare l’ordinale “millesimo/millesima” per indicare un numero generico alto o infinito di volte in cui facciamo una cosa.
Oppure è possibile usare un numero ordinale alto a caso: ad esempio, durante una discussione, è possibile sentire la frase “è la millesima volta che te lo dico”! O la duecentesima, o l’ottantaquattresima! Perchè la lingua italiana è così: passione e esagerazione anche nei numeri!
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