
16 Dic
Come si festeggia Natale in Italia?
Il Natale è un momento speciale per moltissimi italiani. Come ormai sappiamo bene, ogni regione o zona italiana rispetta tradizioni diverse. C’è chi, per esempio, festeggia Santa Lucia il 13 di dicembre e chi “non esiste Natale senza la vigilia”. Chi preferisce il pranzo del 25 o quello di Santo Stefano, il 26. Ma andiamo per ordine e scopriamo qualche caratteristica di ogni magnifica festività.
Santa Lucia
Si festeggia il 13 di dicembre, giornata importante in Lombardia, soprattutto a Milano e nella bergamasca. Questa Santa, protettrice della vista, arriva in groppa a un asino e porta ai bambini i regali un pochino prima di Natale. Che gioia! Per tradizione in questa giornata si preparano dolci a forma di occhi, per scongiurare malattie alla vista. Un detto popolare definisce inoltre Santa Lucia “il giorno più corto che ci sia”. Simpatico, no?
La vigilia
La notte prima del 25, molte famiglie si riuniscono per cenare insieme e scambiarsi i regali a mezzanotte. C’è chi aspetta Babbo Natale (o il bambin Gesù) che suonerà alla porta e lascerà i regali senza farsi vedere o chi invece decide di assistere alla Santa Messa. Quest’ultima usanza può essere seguita da un brindisi al sapore di vin brulé sul piazzale della chiesa e dalla musica tradizionale natalizia degli zampognari. Molte persone, inoltre, dopo cena si riuniscono nei locali aperti fino a tardi per farsi gli auguri.
Foto di una ciaramella (ragazzo a sinistra) e di una zampogna (ragazzo a destra).
Il pranzo del 25
In questa giornata ci si alza poco da tavola, una regola che vale solo per chi non è dedito ai fornelli. Tra arrosti, patate, lasagne, pesce, frutta secca, clementine e tante altre delizie si banchetta fino a molto tardi, con l’intento di uscire di casa probabilmente solo il giorno successivo, rotolando (burp!).
Si spacchettano i pacchetti ancora impacchettati, si guardano le lucine dell’albero di Natale, si mette la statuetta di Gesù – ché ormai è nato – nel suo giaciglio, nel presepe, e perché no, si gioca a qualche gioco in scatola o all’immancabile tombola. Ne avete mai sentito parlare? Si tratta di un tradizionale gioco inventato a Napoli nel 18° secolo, una sorta di lotto del focolare. Affronteremo meglio l’argomento nel nostro prossimo articolo sui vocaboli di Natale!
Il giorno di Santo Stefano
È una festività della Chiesa cattolica e di alcune Chiese ortodosse. Santo Stefano è stato il primo martire della storia cristiana ed è proprio per questo che si festeggia il giorno successivo alla nascita di Gesù. La Chiesa, però, non hai mai chiesto di celebrare questa giornata con particolari commemorazioni, infatti fino al 1947 era un normale giorno lavorativo. La verità pura è che si vogliono prolungare un po’ le feste natalizie e ringraziamo…chi ci fa questa grazia. In tempi ordinari, in questa giornata si terminano gli avanzi natalizi ed eventualmente si visita una città d’arte o si va al cinema. Quest’anno toccheranno dolci e divano, per molti di noi.
Il periodo Natalizio si conclude ufficialmente a gennaio, il giorno dell’epifania che, appunto, tutte le feste porta via. Ne parleremo abbondantemente nei prossimi articoli, continuate a seguirci! E intanto…
Cosa fare a Natale in Italia? I nostri consigli per le vacanze
Quest’anno è un po’ strano e difficilmente riusciamo a consigliarvi i meravigliosi mercatini di Natale che vengono allestiti, per tradizione, in ogni città dello Stivale. Possiamo sicuramente proporvi però alcune cose che in Italia si fanno a prescindere, senza rischiare di incorrere in assembramenti o di rovinare la magia pandemica di questo fine 2020. Ecco una lista di esperienze da non perdere.
Giocare a tombola
Osservare video in time-lapse degli alberi Natale
Bere una cioccolata calda con la panna
Guardare un Cinepanettone (ovvero un film su Natale, normalmente comico)
Trovare un modo per giocare con l’albero di Natale o dormirci sotto
E infine, naturalmente…
Abbuffarsi di panettone e pandoro con (un po’ di) spumante
E voi? Fateci sapere con festeggiate il Natale: info@ellci.it