Studiare l'italiano a Milano, la storia di Izabela | ELLCI

Studiare Italiano a Milano: la storia di Izabela

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Studiare Italiano a Milano: la storia di Izabela

Come scegliere un percorso universitario all’estero, cosa rende Milano una città unica e quando iniziare a studiare italiano. Scopri i consigli di Izabela, brillante studentessa al Politecnico di Milano (fra le prime università al mondo nel QS World University Ranking)

Izabela ha iniziato a studaire italiano a Milano con un corso serale  e poi durante l’emergenza covid ha frequentato il corso online di italiano. Scopriamo la sua esperienza.

Intervista con Izabela

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Ciao Izabela, parlaci di te.

Io vengo dall’Armenia, ho ventisette anni e studio Architettura e Disegno Urbano al Politecnico di Milano al momento.

Da quanto vivi a Milano e come ti trovi?

Milano è una città meravigliosamente interessante, soprattutto per le persone che studiano architettura, storia, cultura e altre discipline correlate. Io vivo qui da tre anni e devo dire che Milano non è una città semplice da capire, da “leggere”, perché ci sono tantissimi strati qui, nel senso che vediamo la struttura perfettamente verificata, vediamo l’armonia di composizione, ma in realtà, questo è solo la prima impressione, Milano è molto più complicata e possiamo dirlo non solo sull’architettura ma anche sulle altre cose che creano l’aspetto della città, come la gente, le abitudini, lo stile di vita. Milano è una città piena di storie, segreti, grandi opere d’arte e ricordi di epoche di grandi successi.

Quali sono stati gli step che ti hanno portato in Italia? 

Prima di venire qui non avevo mai avuto in mente l’intenzione chiara di scegliere Italia. Io sapevo solo che era molto importante per me proseguire i miei studi all’estero. E dopo la ricerca attenta e lunga ho deciso di scegliere il Politecnico per la qualità di educazione, alte classifiche e la programma di studio che era stato molto interessante per me in quel momento.

In quel momento avevo appena finito la Triennale in Architettura in Armenia e volevo approfondire le mie conoscenze. In generale, sapevo che volevo diventare architetto fin dall’infanzia. Certo, ho avuto un periodo in cui esitavo tra architettura e moda ma alla fine ho capito che l’architetto può fare anche moda se vuole, ma il fashion designer, invece, non può fare l’architettura anche se lo vuole davvero.

Quando hai cominciato a studiare italiano e come?

Ho cominciato a studiare dopo il mio trasloco, ma questo è stato un grande errore. Sapevo che la lingua è diversa dall’inglese in termini di struttura, sapevo anche che è molto più facile imparare la lingua da un madrelingua. E proprio di recente ho iniziato a studiare seriamente. Sto seguendo un corso serale, sto leggendo in italiano, sto ascoltando canzoni italiane e sto provando ad esercitarmi ogni giorno.

Qual è stato il motivo che ti ha spinto a partire e vivere in Italia?

Nel mio caso la ragione per cui mi sono trasferita qui è stata la mia volontà di diventare professionista nel mio campo, acquisire esperienza internazionale e studiare architettura in un paese il cui nome è associato a architettura e design di qualità.

Quali sono i documenti necessari per vivere e studiare in Italia?

Come cittadino non UE, ho bisogno di un documento chiamato il permesso di soggiorno.

Qual era il tuo livello di Italiano quando sei arrivata? 

Lasciatemi cantare” … Non sapevo quasi nulla, solo alcune canzoni italiane famose in Armenia, ma naturalmente solo le parole, senza capire.

Questo in ELLCI è il mio primo corso di italiano ma posso già dire che mi piace molto.

Come è cambiata la tua vita a Milano rispetto al tuo paese di origine?

In Italia, imparo ad apprezzare la bellezza della vita di tutti i giorni, a vivere con un senso di leggerezza e ad apprezzare semplici gioie umane come un bel tramonto, il profumo del caffè espresso mattutino fresco, i panorami della vecchia città serale, un bicchiere di spumante in compagnia di amici.

Hai progetti per il futuro? Resterai a Milano?

Ora cerco di non pianificare e agire sulla situazione.

Una cosa che ti piace del vivere in Italia e una cosa che non ti piace.

Mi piace tutto tranne che non ci sono negozi che lavorano tutto il giorno e tutta la notte.

Cosa consiglieresti a chi inizia a studiare l’italiano e sogna di vivere in Italia?

Consiglierei di iniziare ad imparare la lingua prima di trasferirsi, anche se non intensivamente ma sicuramente, in anticipo.

 

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