1 maggio: perché si celebra la festa del lavoro? | ELLCI

Perchè si festeggia il 1 Maggio come festa del lavoro?

1 maggio festa del lavoro

Perchè si festeggia il 1 Maggio come festa del lavoro?

 

Il 1 maggio come festa del lavoro è un giorno festivo nazionale in quasi tutti i paesi del mondo, nella maggior parte dei casi noto come “Giornata internazionale dei lavoratori” o con un nome simile. Alcuni paesi celebrano un Labor Day in altre date per loro significative, come gli Stati Uniti e il Canada, che celebrano il Labor Day il primo lunedì di settembre. 

La data del 1 maggio fu scelta ufficialmente nel 1889 dal Congresso socialista internazionale marxista, che si riunì a Parigi e istituì la Seconda Internazionale come successore della precedente Associazione Internazionale dei Lavoratori. L’origine del 1 maggio risale però a eventi di qualche anno prima negli Stati Uniti. 

Vediamo perché il 1 maggio è la festa del lavoro in Italia e quanto questa celebrazione sia trasversale a diverse nazioni nel mondo.

1 maggio: un pò di storia dietro la festa del lavoro

 

A metà ottocento le condizioni di lavoro nelle fabbriche, negli Stati Uniti e in Europa, non prevedono tutele di sicurezza e l’orario lavorativo non è ben regolato o non è rispettato, tanto che si può arrivare anche fino a 16 ore lavorative giornaliere. È dall’Australia che, nel 1855, si diffonde il motto ‘Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire’ che aprì la strada alle rivendicazioni dei lavoratori. 

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“Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire”

Foto: Wikicommons

Undici anni dopo, nel  settembre del 1866, la Prima Internazionale, il congresso dell’Associazione internazionale dei lavoratori, riunito a Ginevra propone: “otto ore come limite legale dell’attività’ lavorativa”. 

Un grande movimento di lotta sulla questione delle otto ore viene sviluppato  soprattutto dalle organizzazioni dei lavoratori statunitensi. Alcuni stati si dotarono effettivamente di leggi che limitassero la giornata lavorativa, ma con eccezioni tali da impedirne l’effettiva applicazione. 

Nel 1884, la Federazione delle organizzazioni sindacali americane stabilisce quindi il primo maggio 1886 come data ultima per implementare la giornata lavorativa di massimo 8 ore, senza subire tagli salariali. 

Il 1 maggio 1886 cadeva di sabato, allora giornata lavorativa, ben dodicimila fabbriche degli Stati Uniti aderirono allo sciopero, coinvolgendo quattrocento mila lavoratori. Nella sola Chicago scioperarono e parteciparono al grande corteo in ottantamila. dando vita al più grande corteo mai visto. Chicago era, infatti, uno dei principali centri dell’industria e del movimento operaio.

Lo sciopero del primo maggio erano parte di diversi giorni di protesta. Il 3 maggio, uno sciopero alla fabbrica McCormick Reaper in città divenne violento; il giorno successivo, un incontro pacifico a Haymarket Square lo divenne ancora di più.

Quando la polizia ordinò la dispersione del gruppo, fino ad allora pacifico, una bomba esplose nei ranghi della polizia ferendone una sessantina e causando la morte di sette poliziotti. La polizia aprì quindi il fuoco sulla folla, uccidendo diversi uomini e ferendone 200. Fu così che la tragedia di Haymarket divenne parte della storia degli Stati Uniti.

Le notizie degli eventi tragici di Chicago arrivarono in tutto il continente americano, per poi estendersi anche in Europa.

Nel 1889, la Conferenza socialista internazionale dichiarò che, in commemorazione dell’affare Haymarket, il 1° maggio sarebbe stata la giornata internazionale del lavoro

Si decise che “una grande manifestazione sarebbe stata organizzata per una data stabilita, in modo che simultaneamente in tutti i paesi e in tutte le città, i lavoratori avrebbero chiesto alle pubbliche autorità di ridurre per legge la giornata lavorativa a otto ore”. 

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Pranzo in cima ad un grattacielo, Charles C. Ebbets

Foto: Wikicommons

La prima celebrazione del Primo Maggio in Italia ebbe luogo nel 1890.

Nell’agosto del 1891 il congresso dell’Internazionale, riunito a Bruxelles, rese permanente la ricorrenza.

Durante il ventennio fascista, in Italia il primo maggio fu abolito, sostituito da una “Festa del lavoro italiano”. Veniva celebrata il 21 aprile, leggendaria data di fondazione della Capitale, nel 753 a. C. 

Sei giorno dopo la liberazione dell’Italia (scopri di più sulla festa del 25 aprile in Italia), nel 1945 fu ristabilito il 1 maggio come festa del lavoro e dei lavoratori e nel 1947 divenne ufficialmente festa nazionale.

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1 maggio festa del lavoro: concerto a Roma

Foto: Wikicommons

Il Primo Maggio è ormai una celebrazione importante in Italia ed è una festa nazionale indipendentemente dal giorno della settimana in cui cade. 

Il Concerto del Primo Maggio, organizzato dai sindacati italiani a Roma in Piazza di Porta San Giovanni è uno degli eventi simbolo della giornata. Ogni anno il concerto è frequentato da una folla di spettatori, da 500.000 e 800.000.   

La rassegna parte dal pomeriggio e vede esibirsi un gran numero di gruppi musicali italiani, e ospiti internazionali. Per la prima volta nel 2020, a causa delle restrizioni per il contenimento della pandemia di COVID-19, il concerto è andato in onda da uno studio televisivo senza pubblico anziché nell’iconica piazza.