Studiare l'italiano a Milano, la storia di Livia | ELLCI

Studiare Italiano a Milano: la storia di Livia

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Studiare Italiano a Milano: la storia di Livia

Livia è una ragazza brasiliana di Fortaleza, è venuta in Italia per fare una nuova esperienza e ha deciso di fermarsi a vivere per un tempo indefinito. Scopriamo la sua storia!

Intervista con Livia

 

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Ciao Livia, parlaci di te.

Sono di Fortaleza, una città della regione Nordeste del Brasile, capitale dello Stato del Cearà. Ho 28 anni e mi occupo di archivistica. Mi sono laureata in Brasile ormai qualche anno fa, ma qui in Italia mi sono iscritta ancora all’università presso la facoltà degli Studi di Milano e ho trovato lavoro come archivista in una famosa azienda. Studio storia medievale e da grande vorrei fare…non lo so ancora bene!

Da quanto vivi a Milano e come ti trovi?

Sono arrivata a Milano quando avevo 24 anni. All’inizio è stato un po’ più facile, perché ero “protetta” dall’ambiente scolastico. Ho fatto subito amicizia con i miei compagni di classe e anche imparare l’italiano non è stato così disastroso, visto che parlo altre lingue neolatine (portoghese e spagnolo). Era bellissimo studiare e poi esplorare l’Italia. Adesso che ho deciso di vivere qui, invece, è tutto un po’ più complicato, ho meno tempo per divertirmi, ma sto bene e Milano mi piace sempre tantissimo, anche se mi manca il sole della mia città.

Come mai proprio l’ Italia? 

E’ stata una scelta “nostalgica”: mio papà mi ha raccontato tantissime volte dei suoi viaggi in Italia da giovane, quando faceva il musicista, ed era sempre felice quando ne parlava! Le sue storie hanno stimolato molto la mia curiosità e così, quando ho deciso di fare un’esperienza all’estero, ho pensato che l’Italia fosse un buon posto da dove partire. 

Quando hai cominciato a studiare italiano e come?

Ho iniziato a studiare italiano in Brasile per assicurarmi di prendere il Visto studenti. Ho studiato da sola e con un’insegnante privata. Quando ho raggiunto il livello A2 ho fatto un piccolo esame all’Istituto di Cultura Italiana e poi mi sono iscritta a ELLCI, dove ho continuato a studiare dal livello B1 per più di un anno. Ora non studio più a scuola, ma sono sempre in contatto con gli insegnanti e partecipo alle attività aperte agli ex studenti.

Quali sono i documenti necessari per vivere e studiare in Italia?

Serve il visto di studio (per corsi di più di 90 giorni per noi cittadini extraeuropei) e il permesso di soggiorno, importante anche fare l’assicurazione medica e il codice fiscale. Non è facile gestirsi nella burocrazia italiana, meglio informarsi prima di partire e chiedere aiuto alla scuola. 

Hai trovato delle differenze tra il corso di italiano in ELLCI e i corsi precedenti?

Certo, a scuola c’è un programma completo. Inoltre, studiare con altre persone significa anche apprendere conoscenze trasversali e divertirsi!

Hai progetti per il futuro? Resterai a Milano?

Almeno per qualche anno, sì. Voglio laurearmi e magari intraprendere una carriera accademica. Sarebbe bello poter insegnare all’Università italiana in Brasile!

Una cosa che ti piace del vivere in Italia e una cosa che non ti piace.

Mi piace la musica, il cibo, la gente. Non mi piace la lentezza e la confusione che sanno fare solo gli italiani. 

Cosa consiglieresti a chi inizia a studiare l’italiano e sogna di vivere in Italia?

Consiglio di prendere un biglietto aereo e non pensarci troppo.

 

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