Storia e curiosità della Colomba di Pasqua | ELLCI

Storia della Colomba di Pasqua

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Storia della Colomba di Pasqua

 

Ogni festa religiosa ha i suoi piatti tipici legati a significati simbolici e culturali, oggi scopriamo la storia della colomba di Pasqua.  

La colomba è un dolce morbido e lievitato, con canditi e una croccante ricopertura di glassa e mandorle. La sua particolarità è proprio la forma che rappresenta una colomba, simbolo di pace e salvezza.

La colomba bianca con un ramoscello d’ulivo nel becco è da sempre associata alla festività pasquale.  Quest’immagine compare la prima volta nella Genesi: al termine del diluvio universale, fu una colomba bianca a portare a Noè sull’arca un ramo d’ulivo che significava l’abbassamento delle acque e quindi il ripristino della pace e la salvezza.

Le tradizioni culinarie pasquali sono diverse in ogni regione italiana, ma la colomba è quella commercialmente più diffusa in tutta Italia.

Attorno alla colomba pasquale sono fiorite tante leggende. Vediamole insieme e poi scopriamo la vera storia della colomba di Pasqua.

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Secondo la tradizione, la colomba pasquale è un dolce lombardo che risale all’epoca longobarda

È in Lombardia che sono ambientate tutte le leggende che ne parlano, soprattutto nella zona di Pavia e coinvolgono Santi, miracoli, guerre, regine e re longobardi. 

L’assedio di Alboino

Nel 572, Pavia era sotto assedio del re Alboino da tre anni. Quando i barbari stavano per entrare in città, la leggenda vuole che i Pavesi, regalarono loro dei dolci a forma di colomba. Questo gesto di riconcilazione, fu molto gradito dagli invasori, tanto  che, secondo la leggenda, evitarono di saccheggiare la città e anzi fecero di Pavia la capitale del neonato regno.

La regina Teodolinda e San Colombano 

Attorno al 610, la corte della regina Teodolinda dei longobardi, ospitò San Colombano con un gruppo di pellegrini irlandesi durante il periodo di quaresima. La sovrana offrì agli ospiti piatti di carni e selvaggina, ma San Colombano in quel periodo stava osservando la quaresima, che tipicamente prevede il digiuno e altre forme di penitenza.  Per non offendere l’ospite, quanto il santo benedisse le pietanze, trasformò le carni in pagnotte a forma di colomba.

La battaglia di Legnano

La battaglia di Legnano del 1176 è famosa per la vittoria dei Comuni della Lega Lombarda sull’Imperatore germanico Federico Barbarossa. Si narra che due colombi si posarono sopra le insegne della Lega. Interpretando questa scena come un simbolo di coraggio, un condottiere fece confezionare dei pani a forma di colomba per preparare gli uomini alla battaglia.  

Il legame col Natale

Queste leggende sono un chiaro indizio dell’esistenza di dolci pasquali a forma di colomba già in epoche remote. Il dolce pasquale come lo conosciamo oggi ha però origini molto più recenti. Sono gli anni ’30: Torino festeggia con l’uovo di Pasqua, dolce di cioccolato a forma di uovo inventato da poco. 

L’artista e pubblicitario Dino Villani, ha l’intuizione di riutilizzare i macchinari specifici Motta per produrre il panettone, il dolce natalizio milanese, per creare un impasto molto simile da commercializzare nel periodo pasquale. Per il dolce primaverile si scelse uno stampo a forma di colomba. Fu così che la colomba di Pasqua venne commercializzata in tutta Italia.

Focaccia o dolce veneto?

Una versione della colomba esiste anche in Veneto. Dai tempi della serenissa, la fugassa o focaccia indica delle preparazioni dolci.  Esiste una variante della fugassa a forma di una colomba, con una glassa di mandorle, nocciole ermelline, e granella di zucchero.

La versione “a colomba” pare che a Verona fosse già conosciuta dalla fine dell’Ottocento. A dimostrazione che, anche prima della commercializzazione su larga scala, in Italia i  dolci a forma di colomba erano già conosciuti e amati e fanno parte della tradizioni italiane di Pasqua da lungo tempo.

 

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