
17 Nov
Giornata internazionale dello studente: perché si festeggia?
Il 17 novembre è una data importante per l’educazione internazionale. In tutto il mondo si celebra la Giornata Internazionale dello Studente, una ricorrenza studentesca, che si tiene ogni anno per rivendicare il diritto allo studio e il diritto degli studenti a esprimersi.
Quest’anno, finalmente, gli studenti internazionali di tutto il mondo hanno ricominciato a viaggiare. Celebriamo quindi il superamento di sfide senza precedenti.
Essere uno studente internazionale richiede sempre un pizzico di coraggio e creatività. Lasciare ciò che è familiare richiede curiosità e spirito di adattamento. Significa mettere in conto degli imprevisto e prepararsi all’inaspettato.
Come disse Nelson Mandela, “L’istruzione è l’arma più potente che puoi usare per cambiare il mondo”. Ma questa è un’arma di costruzione della pace piuttosto che di guerra. È motivo di festa e di speranza, da celebrare in ogni momento.
Storia della Giornata internazionale dello studente
La celebrazione della giornata internazionale dello studente ha purtroppo origine da una storia tragica. La data commemora l’anniversario dell’assalto nazista del 1939 all’Università di Praga. A quel tempo la Cecoslovacchia non esisteva più, poiché era stata divisa in Protettorato di Boemia e Moravia e Repubblica Slovacca sotto un governo fantoccio fascista.
Alla fine del 1939, gli studenti delle università di Praga avevano organizzato delle manifestazioni in commemorazione dell’anniversario dell’indipendenza della Repubblica Cecoslovacca (1918).
Durante questa manifestazione venne colpito e ucciso uno studente: Jan Opletal.
Il 15 novembre, al corteo funebre da Praga a Moravia, si unirono migliaia di studenti, trasformando l’evento in una manifestazione contro l’occupazione nazista.
Le autorità naziste reagirono duramente, chiudendo tutti gli istituti di istruzione superiore cechi e arrestando più di 1.200 studenti, che furono poi mandati nei campi di concentramento. Nove studenti e professori furono giustiziati senza processo il 17 novembre 1939.
Gli storici ipotizzano che i nazisti concessero il permesso per il corteo funebre aspettandosi già un esito violento, al fine di usarlo come pretesto per chiudere le università ed eliminare i dissidenti antifascisti.
Già nel 1940 si comincia a discutere dell’idea di commemorare le atrocità inflitte agli studenti nella Cecoslovacchia occupata dai tedeschi.
Nel 1941 questa data viene votata “Giornata internazionale degli studenti” dal Consiglio internazionale degli studenti, a Londra. Questa data continua a essere protagonista di proteste studentesche represse con la violenza anche negli anni successivi.
Nel novembre del 1973 ad Atene, la mobilitazione degli universitari contro il regime dei colonnelli si inasprisce.
Il Politecnico di Atene viene occupato, all’interno gli studenti organizzano assemblee e attivano una stazione radio che chiama a raccolta tutta la popolazione.
La reazione del regime non tarda ad arrivare. Durante la notte del 17 novembre 1973, vengono inviati i carri armati contro l’ingresso del Politecnico per disperdere gli occupanti generando una repressione brutale.
Un evento traumatico che segnò irrimediabilmente il declino del regime e che la Grecia oggi ricorda con con tre giorni di festeggiamenti per celebrare la rivolta del Politecnico di Atene.
Nel 1989, gli eventi di commemorazione per la Giornata internazionale degli studenti del 17 novembre 1989 hanno contribuito a innescare la Rivoluzione di velluto in Cecoslovacchia.