Quali sono gli articoli determinativi in italiano? | ELLCI

Quali sono gli articoli determinativi in italiano?

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Quali sono gli articoli determinativi in italiano?

Oggi vi presentiamo gli articoli determinativi, un argomento tra i primissimi che si studiano in italiano. Ma siccome non è tutto oro quello che luccica, sappiamo anche che si tratta di una delle cose più difficili da acquisire anche a livelli superiori, un vero incubo per molti studenti.

In alcune lingue, infatti, gli articoli sono meno importanti, pochi, o addirittura inesistenti. In altre seguono regole diverse da quelle delle lingue neolatine, che a loro volta hanno una struttura grammaticale diversa tra loro e seppur spesso il vocabolario sia simile, quando si parla di grammatica bisogna sempre fare attenzione.

In italiano, dove non si risparmia mai, bisogna destreggiarsi tra ben 7 articoli determinativi, quelli che in inglese si tradurrebbero con un semplice “the”. Tipo così:

 

Il gatto = the cat

La sedia = the chair

I biscotti = the cookies

Le scarpe = the shoes

L’arancia = the orange

Gli aerei = the airplanes

Lo stivale = the boot

 

Pazzesco, no?

Scarica gli esercizi di italiano per stranieri in pdf sugli articoli determinativi

 

L’italiano funziona che “tutto deve andare d’accordo”. Invero, non ci piace litigare. E dunque, se un sostantivo è femminile singolare, dobbiamo accompagnarlo da un articolo femminile singolare. Se un sostantivo è maschile plurale, ovviamente, vorrà il suo articolo maschile plurale. La concordanza tra articoli, nomi, aggettivi e verbi è basilare.

Ma andiamo per ordine e aiutiamoci a schiarirci le idee con questa tabella, poi fai gli esercizi che ti proponiamo.

ARTICOLI MASCHILI SINGOLARI ARTICOLI MASCHILI PLURALI
IL I
LO GLI
L’ GLI

 

ARTICOLI FEMMINILI SINGOLARI ARTICOLI FEMMINILI PLURALI
LA LE
L’ LE

 

Capito? No?

Spieghiamo.

 

IL

 

si usa davanti ai nomi maschili singolari:

 

il telefono

il ragazzo

il tram

 

I

 

si usa davanti ai nomi maschili plurali:

 

i telefoni

i ragazzi

i tram

 

LO

 

si usa davanti ai nomi maschili al singolare che iniziano per s+consonante, gn, ps, z, x, y:

 

lo stormo

lo studente

lo sport

lo gnomo

lo psicologo

lo zaino

lo xilofono

lo yogurt

 

(pochissime parole iniziano con x e y, lettere che non rientrano nell’alfabeto italiano).

 

GLI

 

Si usa davanti ai nomi maschili al plurale che iniziano per s+consonante, gn, os, z, x, y. Per farla breve, “gli” è il plurale di “lo”:

 

gli stormi

gli studenti

gli sport

gli gnomi

gli psicologi

gli zaini

gli xilofoni

gli yogurt

 

LA

 

si usa davanti ai nomi singolari femminili:

 

la ragazza

la macchina

la sveglia

 

LE

 

si usa davanti ai nomi femminili singolari:

 

le ragazze

le macchine

le sveglie

 

 

L’

 

si usa davanti ai nomi maschili o femminili, al singolare, che iniziano per vocale:

 

l’arancia (f)

l’arancio (m)

l’elefantessa (f)

l’elefante (m)

l’ipocondriaco (m)

l’ipocondriaca (f)

l’ottone (m)

l’uovo (m, irregolare)

l’armadio (m)

l’unica/o (m/f)

l’istrice (m)

 

E il plurale, come si fa in questo caso?

 

Per le parole femminili, dovremo usare “LE”,

 

le arance (frutta)

le elefantesse

le ipocondriache (aiuto!)

le uova (plurale irregolare)

le uniche

 

per quelle maschili “GLI” (mi raccomando!).

 

gli aranci (alberi)

gli elefanti

gli ipocondriaci (peggio!)

gli ottoni

gli armadi

gli unici

gli istrici

 

Ok, diciamo che la forma è abbastanza chiara e bisogna, ahimè, memorizzarla con tanta tanta pratica.

Ma quando si usano gli articoli determinativi? Anche questa domanda non ha sempre facile risposta.

Gli articoli determinativi non hanno un significato autonomo, ma sono fondamentali per determinare il nome a cui sono abbinati. E spesso si uniscono anche alle preposizioni, ulteriore motivo per studiarli in maniera sistematica. Si usano in genere per indicare qualcosa di definito, già noto all’interlocutore. Facciamo qualche esempio:

  • ho visto un gatto (generico, un gatto qualsiasi, nessuno lo conosce). Il gatto era nero (ora sappiamo che parliamo del gatto che ho visto e che nessuno conosceva)
  • ho guardato nel frigo (in + il = nel) e non ho trovato l’insalata (l’unico frigo che ho in casa – non trovo l’insalata che ho comprato, so di cosa parlo)
  • hai visto lo spettacolo (dai, quello di cui abbiamo parlato prima, lo sai, no?)

Ci sono poi altri modi per usarlo, per esempio:

  • quando parliamo di una classe di nomi in generale, di una specie o di una categoria: il leone vive in branco
  • quando ci riferiamo a una cosa unica: il sole dista dalla terra circa 147 milioni di chilometri
  • davanti ai nomi di continenti, nazioni e regioni: L’Europa, la Danimarca, la Lombardia
  • davanti ai nomi geografici (fiumi, laghi, montagne…): il Po, la valle d’Itria, il lago Maggiore
  • davanti ai nomi che indicano le lingue: lo spagnolo, l’italiano, il tedesco.

Attenzione, l’articolo non si usa:

  • negli elenchi: ho comprato pane, latte, uova, zucchero e patate
  • in espressioni introdotte da “con” o “senza”: le persone vanno trattate con gentilezza, senza rancore.
  • In alcuni proverbi o modi di dire: botte buona fa buon vino; chi è bugiardo è ladro!

In ogni caso, vi spingiamo, a discapito di quanto detto finora, a non preoccuparvi eccessivamente della grammatica, non fatevi bloccare da dubbi e timori. Sentitevi liberi di esprimervi, di comunicare, di lanciare il vostro messaggio…per perfezionarsi ci vuole tempo, pazienza e costanza.

E adesso, scarica gli esercizi di italiano per stranieri in pdf sugli articoli determinativi ed esercitati con noi!