Come usare la punteggiatura in italiano con esercizi pdf | ELLCI

Come usare la punteggiatura in italiano con esercizi pdf | ELLCI

toto e peppino nella celebrena scena in cui toto detta la lettera a peppino

Come usare la punteggiatura in italiano con esercizi pdf | ELLCI

Come usare la punteggiatura in Italiano?

Esercizi in pdf sulla punteggiatura per migliorare il tuo italiano

 

Ciao, sono Francesca, insegnante di italiano L2/LS in ELLCI Milano.
Oggi vi darò alcune indicazioni su come usare la punteggiatura in italiano.
La punteggiatura è importante perché contribuisce a definire il senso e l’espressione di una frase.
La punteggiatura può attribuire due significati completamente diversi ad una stessa sequenza di parole. Guardiamo insieme questo esempio:
Prima frase: “Giornata difficile da dimenticare!”
Vuol dire che in quella giornata è successo qualcosa di importante, bello o brutto che sia
Seconda frase: “Giornata difficile, da dimenticare!
Vuol dire che in quella giornata è successo qualcosa di brutto che deve essere dimenticato.
Usare bene la punteggiatura è molto importante per non creare incomprensioni!


QUALI SONO I SEGNI DI PUNTEGGIATURA E COME SI USANO?

PUNTO ( . )
Il punto, detto anche punto fermo, indica una pausa lunga e quindi si usa alla fine di una frase di senso compiuto. La frase successiva al punto inizia sempre dalla lettera maiuscola:
“Era una bella giornata di luglio. Il sole brillava alto nel cielo e Paolo aveva deciso di uscire con Laura. Fin dalla sera precedente aveva preparato la bicicletta e tutto il necessario per stare fuori fino al tramonto.” (G. Brancacci)
Il punto si usa anche per scrivere una parola in modo abbreviato:
Sig. per abbreviare la parola signore.
Prof. per abbreviare la parola professore.
Mitt. per abbreviare la parola mittente.

VIRGOLA ( , )
La virgola indica una pausa breve e quindi si usa:
negli elenchi di parole: ho comprato latte, caffè, biscotti e marmellata;
per separare un inciso nell’ambito di una frase (l’inciso è un’informazione aggiuntiva inserita nella frase): ieri, 28 febbraio, era il mio compleanno;
nelle date, dopo il nome del luogo: Milano, 18 aprile 2018;
in un periodo ipotetico per separare le due frasi: se stasera vai al cinema, vengo con te;
prima della congiunzione “o” per sottolineare con forza un’alternativa: preferisci stare qui a far niente, o fare qualcosa di utile?

PUNTO E VIRGOLA ( ; )
Il punto e virgola è simile alla virgola, indica ugualmente una pausa, ma d’intensità e di durata maggiori. Per esempio, il punto e virgola si usa in un periodo per separare due frasi di senso compiuto, ma riferite ad uno stesso concetto: non giocare più così; quel gioco è pericoloso!

DUE PUNTI ( : )
I due punti si usano prima di scrivere elenchi o spiegazioni:
Paolo legge di tutto: novelle, racconti, romanzi e anche fumetti.
Ho fatto un bel sogno: vincevo una gara di cucina!

PUNTINI DI SOSPENSIONE (… )
I tre puntini di sospensione indicano una pausa piuttosto lunga per esprimere vari significati:
dubbio: non mi sento bene, forse dovrei andare a dormire un po’…
imbarazzo: non trovo le parole per dirti cosa ne penso… ;
quando si vuole sottintendere qualcosa: mi raccomando…(sottintendendo: comportati bene!)
nella prosecuzione di un elenco al posto di “eccetera”: ogni due o tre mesi riordino tutti i miei documenti, bollette, estratti conto….;
Tre puntini tra parentesi quadre […] indicano in una citazione l’omissione di una parte di testo originale: “Diventare adulti non è una scelta, solo diventare maturi lo è. Non è da tutti rischiare per i propri sogni, cadere e risollevarsi. Ritentare. […] Questa è la vita di chi sceglie di vivere, non solo di esistere.” (Agostino Degas)

PUNTO INTERROGATIVO ( ? )

Il punto interrogativo deve essere sempre scritto alla fine di una domanda diretta: come ti chiami? Nella pronuncia della frase l’intonazione della voce deve essere lievemente ascendente.
Il punto interrogativo tra due parentesi tonde (?) indica incertezza sull’informazione che stiamo dando: Giovanni Boccaccio è nato il 12 giugno (?) 1313.

PUNTO ESCLAMATIVO ( ! )

Il punto esclamativo si usa alla fine di un’esclamazione: mi hai fatto proprio una bella sorpresa!
Nella pronuncia della frase l’intonazione della voce deve essere lievemente discendente.
Inoltre il punto esclamativo si usa dopo un’interiezione. L’interiezione esprime un particolare stato d’animo del soggetto: oh mamma mia!

VIRGOLETTE ( “ )

Le virgolette si usano:
all’inizio e alla fine di un citazione: Paulo Coelho scrive: ”Quando sei entusiasta di ciò che fai, senti questa energia positiva. E’ molto semplice.”;
per delimitare un discorso diretto: Marco disse:”Torno a casa!”;
per delimitare parole o espressioni in dialetto o in lingua straniera: Paola è la “new entry” nel nostro gruppo.

PARENTESI TONDE ( )

Le parentesi tonde si usano per:
racchiudere una parola o un gruppo di parole dentro una frase, per esprimere un chiarimento o un commento: sapevo che stava per suonare il campanello (lo avevo visto arrivare dalla finestra.);
per aggiungere un’informazione: Maria (una mia amica) sta per avere una bambina. In questa frase potremmo anche sostituire le parentesi con delle virgole.

TRATTINO (-)

Il trattino si usa:
tra due parole che sono unite tra loro occasionalmente: questo è un dizionario italiano-francese;
in alcune parole composte: socio-linguistico, anche se la tendenza è di scriverle senza trattino;
nella suddivisione di una parola in sillabe: a-mo-re.

LE LINEETTE

Le lineette, che si scrivono come trattini più lunghi, si usano:
al posto delle virgolette per introdurre il discorso diretto: – Dove stai andando? – Chiese la ragazza al suo compagno di viaggio;
al posto delle virgole o delle parentesi negli incisi: la ragazza – a detta di tutti – era la migliore ballerina della città.

PER ESERCITARVI A SCRIVERE UTILIZZANDO CORRETTAMENTE I SEGNI DI PUNTEGGIATURA LEGGETE AD ALTA VOCE IL TESTO E METTETEVI ALLA PROVA CON QUESTI ESERCIZI.
BUON LAVORO!