Imparare l'italiano: i 5 errori più comuni | ELLCI

Imparare l’italiano, non scoraggiatevi!  

Errori comuni in italiano

Imparare l’italiano, non scoraggiatevi!  

I motivi che ci spingono ad apprendere una nuova lingua e in particolare a  imparare la lingua italiana possono essere personali come il desiderio di poter apprezzare un film in lingua originale, o indotti dalle circostanze, come un trasferimento in un altro paese per motivi di lavoro.

Qualunque sia lo scatto iniziale che ci fa iniziare a prendere in mano un libro di grammatica o studiare l’italiano, la nostra motivazione può affievolirsi quando si incontrano delle difficoltà. 

Oggi affrontiamo gli errori più comuni in italiano per chi sta studiando la bella lingua perché come dice l’adagio “mal comune, mezzo gaudio”. Imparare una nuova lingua richiede impegno e costanza, ma sapere che altre persone vicino a noi o nel mondo, stanno affrontando le stesse avversità, ci fa sentire meno soli nella lotta per la padronanza della lingua italiana e più determinati a proseguire nello studio. 

I 5 errori più comuni quando si impara l’italiano

1. Articoli: quanto influisce la lingua materna?

L’articolo è una piccola particella grammaticale che specifica alcune caratteristiche del nome al quale è abbinato. Non tutte le lingue possiedono questo elemento nel loro sistema linguistico oppure utilizzano forme diverse per genere e numero. Ecco perché le differenze nella madrelingua si riflettono nell’espressione della seconda lingua. Ad esempio è più frequente dimenticare di inserire gli articoli per gli studenti russi, ucraini e moldavi. Gli studenti asiatici al contrario confondo più facilmente gli articoli determinativi e quelli indeterminativi. 

Un’insidia particolare è data dalla concordanza tra genere e numero (per esempio dicono: i pantaloni è bello) e discriminare tra il e lo, i e gli.

2. Questioni di famiglia: gli aggettivi possessivi 

Nella definizione del possesso, gli studenti confondono l’attribuzione soggetto/oggetto, per esempio se il soggetto è femminile ma l’oggetto del possesso è maschile, capita che dicano “la mia telefono”. 

Altre difficoltà riguardano l’uso degli aggettivi possessivi con i sostantivi della famiglia al singolare. Questi non vogliono l’articolo – tranne ‘loro’ – nell’uso degli aggettivi possessivi; per esempio, non si dice ‘la mia sorella’, ma “mia sorella”, ma si può dire “i loro cugini”. 

3. Dove cadono gli eroi: la coniugazione dei verbi

Chi parla inglese usa i pronomi per specificare il soggetto. In italiano invece l’uso dei pronomi è poco diffuso perché il soggetto si esprime attraverso la coniugazione dei verbi.  Accoppiare i pronomi soggetto (io, tu, lui, lei, noi, voi, loro) con i verbi coniugati è ridondante. Ecco perché è importante studiare tutte le coniugazioni e distinguere i verbi regolari da quelli irregolari. Non demordere, ci vuole del tempo per ricordarsele tutte!

4. Nuovi suoni misteriosi 

“Trentatré trentini entrarono a Trento tutti e trentatré trotterellando.” Se questo scioglilingua è una sfida per i madrelingua, immaginate l’ansia da prestazione che può indurre in un neofita dell’italiano. In questa filastrocca sono racchiusi gli errori più comuni in italiano per la fonetica.

La pronuncia della “r” vibrante e delle doppie, rappresenta una sfida per chi apprende questi suoni. 

Altre abbinate insidiose per cui bisogna allenare l’orecchio a distinguere i suoni sono: chi e ci/ghi, f e la p, p con b, c e z. 

5. Piacere di mancarti

Piacere e mancare sono due verbi problematici perché sembrano stravolgere la struttura della frase. Può sembrare strano all’inizio, ma in realtà ciò che piace – o che manca – è il soggetto della frase mentre la persona che esprime la preferenza è il complemento indiretto. A qualcuno (complemento indiretto) piace qualcosa (soggetto) diventa: 

  • con nome singolare: a Marco piace il gelato
  • con pronome singolare:  gli piace il gelato
  • con nome plurale: a Marco piacciono i giochi in scatola
  • con pronome singolare:  gli piacciono i giochi in scatola

Scopri tutti i nostri corsi di italiano