Lunedí di Pasquetta: cosa fare a Milano e dintorni | ELLCI

Cosa fare a Pasquetta? I nostri consigli per Milano e dintorni

uova pasquali da colorare

Cosa fare a Pasquetta? I nostri consigli per Milano e dintorni

Pasquetta viene chiamata anche il Lunedì dell’Angelo ed è il giorno di festa che si celebra dopo il giorno di Pasqua. E quando è Pasqua? Eheh 🙂 calcolare il giorno esatto della Pasqua cristiana può creare confusione, diciamo che viene utilizzato il calendario lunisolare ecclesiastico ed è mobile, poiché cambia di anno in anno. La data esatta viene annunciata ai fedeli il 6 gennaio, giorno dell’Epifania. Quest’anno la Pasqua cade domenica 4 aprile e di conseguenza Pasquetta il 5.

Tradizionalmente, in questa giornata si va in gita, si fa un pic-nic con gli amici o un’escursione fuori porta. Talvolta, visto il “weekend lungo”, è possibile anche una mini-vacanza di qualche giorno fuori città. Quest’anno, invece, Pasquetta sarà un giorno diverso da quelle degli altri anni, poiché purtroppo le restrizioni governative dovute alla pandemia da Covid-19 ci costringono quasi totalmente a sostare in casa dolce casa. Poco importa tanto, per tradizione, a Pasquetta piove sempre!

Il decreto legge, comunque, consente per i giorni del 3, 4 e 5 aprile di spostarsi una volta al giorno presso un’altra abitazione privata della stessa Regione, tra le ore 5.00 e le 22.00. Il massimo delle persone consentite è due, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Potete quindi riunirvi a piccolissimi gruppi, cucinare insieme, pranzare abbondantemente e giocare con i giochi in scatola o magari dormire un po’, per rendere giustizia – finalmente – all’abbiocco postprandiale.

C’è un’altra cosa che potete fare: dello sport! E’ infatti ammesso lo spostamento in bici e a piedi, anche fuori dal Comune di residenza, purché si rispettino alcune regole:

  • che la destinazione finale coincida con quella di partenza (quindi non potete fermarvi in un altro luogo, ma dovrete necessariamente tornare a casa ad attività terminata)
  • che si mantengano le distanze di due metri dalle altre persone
  • che si tratti di un’attività individuale e svolta all’aria aperta.

Se invece non avete intenzione di mettere il naso fuori casa, vi proponiamo delle idee che potete approfondire presso il focolare domestico:

  • Una grigliata sul balcone.
  • Preparare la torta pasqualina, piatto tipico della giornata. Normalmente viene farcita con spinaci e erbette, ricotta e uova, che dovranno essere “scoperte”, a sorpresa, al taglio della prima fetta.
  • Riesumare dal dimenticatoio un’altra torta salata tradizionale, che pare sconosciuta ai più: la sua particolarità non sono gli ingredienti (immancabili, naturalmente, le uova), ma il fatto che sia composta da 33 fogli di pasta, per richiamare simbolicamente gli anni di Gesù.

Come si festeggia la Pasquetta in Italia

Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi, si dice. Ecco, partiamo da questo presupposto: a Pasqua potete stare con ci vi pare. E pure a Pasquetta, che sembra essere una festa celebrata solo in Italia e in poche altre zone del mondo. Non pensiate però che sia semplicemente un giorno aggiunto alla festività per allungare il brodo, per la pigrizia di tornare immediatamente al lavoro dopo il banchetto pasquale. La realtà è che la Pasquetta ha radici molto lontane e trova le sue origini addirittura nei testi sacri: dal Vangelo secondo Luca, infatti, Gesù appare ai discepoli in viaggio verso Emmaus, fuori da Gerusalemme. Qui nascerebbe l’idea simbolica della scampagnata fuori dalla propria città in questo lunedì speciale, diventato festività nazionale però soltanto dal secondo dopoguerra.

Come abbiamo detto, in tempi normali, è buona norma fare un pic-nic. Cosa si mangia? Ci si può sbizzarrire: c’è chi si dedica a terminare gli avanzi del giorno precedente e chi invece decide di fare una grigliata di carne o vegetariana. Quello che non può mancare è la torta pasqualina, di cui abbiamo fatto menzione poco più sopra.

Chi invece non è dedito ai pic-nic, è solito visitare una città d’arte. Firenze, Roma, Bologna, Napoli, ma anche quelle più piccole sono letteralmente prese d’assalto. Bei tempi. Ma ci torneremo presto, nulla da temere!