
14 Mag
Congiuntivo Presente in italiano, qualche regola per usarlo
Ciao,
sono Lucrezia, insegnante di italiano L2-LS in ELLCI, oggi affronteremo insieme il congiuntivo presente!
Il simpatico giornalista italiano Beppe Severgnini, nel suo libro Italiano, lezioni semiserie, afferma che il congiuntivo non è adatto al nostro tempo, in cui tutti sono pieni di certezze e sicurezze:
La crisi del congiuntivo non deriva dalla pigrizia, ma dall’eccesso di certezze. L’affermazione Speravo che portavi il gelato non è solo brutta: è arrogante («Come si permette, questo qui, di venire a cena senza portare il gelato?»). La frase Speravo (che) portassi il gelato è invece il risultato di una piccola illusione, cui segue una delusione contenuta e filosofica.
In realtà, gli esperti di grammatica ci dicono che il congiuntivo non è morto, anzi è vivo, vivissimo! Tutti noi abbiamo i nostri dubbi, i nostri desideri e speranze, le nostre opinioni. Il congiuntivo è il modo che ci permette di esprimerli. Come farlo? Ecco qui una piccola guida!
Mentre usiamo l’indicativo per parlare di fatti certi (Ieri ha piovuto o Domani partirò per l’India), il congiuntivo è il modo della soggettività: quello che diciamo non è obiettivo al 100%, ma è una nostra speranza o paura o opinione. Insomma, noi siamo i protagonisti e parliamo di come noi vediamo il mondo.
Il congiuntivo è un modo formato da quattro tempi verbali: due semplici, presente e imperfetto, e due composti, passato e trapassato.
Congiuntivo Presente, gli esercizi in pdf
Vediamo il presente congiuntivo dei verbi “essere” e “avere“, i verbi ausiliari (dal latino auxilium che significa “aiuto”) che servono a costruire i tempi composti (che vedremo la prossima settimana).
ESSERE | AVERE |
Che io sia Che tu sia Che lui/lei sia Che noi siamo Che voi siate Che loro siano | Che io abbia Che tu abbia Che lui/lei abbia Che noi abbiamo Che voi abbiate Che loro abbiano |
Esempi:
Penso che siano in ritardo.
Pensa che tu abbia fortuna.
Per coniugare gli altri verbi al congiuntivo presente, basta togliere le desinenze e aggiungere queste:
Verbi in -ARE | Verbi in -ERE | Verbi in –IRE (come «partire») | Verbi in –IRE (come «finire») |
-i -i -i –iamo –iate -ino | -a -a -a –iamo –iate -ano | -a -a -a –iamo –iate -ano | –isca –isca –isca –iamo –iate –iscano |
Ora che abbiamo memorizzato le desinenze del congiuntivo, possiamo coniugare tutti gli altri verbi regolari che finiscono in ARE- ERE – IRE
Come si usa il congiuntivo presente:
- nella maggior parte dei casi il congiuntivo è introdotto da “che”
- il verbo delle tre persone singolari è uguale, perciò è meglio esplicitare il pronome personale soggetto per evitare equivoci
- il verbo della prima persona plurale è uguale a quello della prima persona plurale del presente indicativo
- il verbo della terza persona plurale è uguale a quello delle persone singolari +no
Vediamo come si comportano i verbi irregolari più comuni che presentano differenze sia nelle radici che nelle desinenze) in -ARE:
MANGIARE verbo regolare | ANDARE radice e desinenza irregolare | FARE desinenza irregolare |
Che io mangi Che tu mangi Che lui/lei mangi Che noi mangiamo Che voi mangiate Che loro mangino | Che io vada Che tu vada Che lui/lei vada Che noi andiamo Che voi ndia Che loro vadano | Che io faccia Che tu faccia Che lui/lei faccia Che noi facciamo Che voi facciate Che loro facciano |
Esempi:
- Penso che vadano a scuola a Milano
- Non pensiamo che facciano un corso di aggiornamento.
I verbi che terminano in -NERE al presente congiuntivo (proprio come al presente indicativo) prendono una g prima delle desinenze delle tre persone singolari e della 3 persona plurale!
LEGGERE verbo regolare | TENERE desinenza irregolare |
Che io legga Che tu legga Che lui/lei legga Che noi leggiamo Che voi leggiate Che loro leggano | Che io tenga Che tu tenga Che lui/lei tenga Che noi teniamo Che voi teniate Che loro tengano |
Esempi:
- Credi che tengano un motivo valido?
- Pensa che tenga una valigia blu.
I verbi in -IRE tendenzialmente seguono la coniugazione del verbo partire o finire
PARTIRE | FINIRE |
Che io parta Che tu parta Che lui/lei parta Che noi partiamo Che voi partiate Che loro partano | Che io finisca Che tu finisca Che lui/lei finisca Che noi finiamo Che voi finiate Che loro finiscano |
Verbi irregolari in -IRE:
USCIRE | VENIRE | DIRE |
Che io esca Che tu esca Che lui/lei esca Che noi usciamo Che voi usciate Che loro escano | Che io venga Che tu venga Che lui/lei venga Che noi veniamo Che voi veniate Che loro vengano | Che io dica Che tu dica Che lui/lei dica Che noi diciamo Che voi diciate Che loro dicano |
Esempi:
- È bene che non escano senza ombrello con questa pioggia
- Luca vuole che vengano anche i suoi cugini.
- Credo che dicano a te.
I VERBI MODALI
Infine, vediamo il congiuntivo presente dei verbi modali italiani:
VOLERE | POTERE | DOVERE | SAPERE |
Che io voglia Che tu voglia Che lui/lei voglia Che noi vogliamo Che voi vogliate Che loro vogliano | Che io possa Che tu possa Che lui/lei possa Che noi possiamo Che voi possiate Che loro possano | Che io debba Che tu debba Che lui/lei debba Che noi dobbiamo Che voi dobbiate Che loro debbano | Che io sappia Che tu sappia Che lui/lei sappia Che noi sappiamo Che voi sappiate Che loro sappiano |
Esempi:
- Crediamo che debba fare più sport.
- Non pensano che possiate partire.
- Spero che tu voglia venire alla mia festa.
- Che tu sappia, sono già usciti i risultati dell’esame?
Il congiuntivo ha tantissimi usi: in questo articolo parleremo solo del congiuntivo usato nelle frasi secondarie introdotte da che, in dipendenza da alcuni verbi particolari. Usiamo il congiuntivo con:
Ø Verbi che esprimono una volontà, un desiderio, una speranza, un’aspettativa (come voglio, desidero, preferisco, spero, sogno…).
Esempi:
- Voglio che tu mi dica la verità.
- Noi tutti desideriamo che la questione si risolva al più presto.
- Speravo che il nostro amore durasse per sempre.
Ø Verbi che esprimono stati d’animo o sentimenti (come temo, ho paura, sono contento, mi dispiace…).
Esempi:
- Ho paura che piova durante la nostra vacanza all’isola d’Elba.
- Sono contento che tu sia venuto a trovarmi a Milano!
- Ad Andrea dispiace che sua nonna stia male.
Ø Verbi che esprimono un dubbio, un’ipotesi (come dubito, sospetto, non sono sicuro…).
Esempi:
- Dubiti che io sappia preparare un perfetto tiramisù?
- Davide non è sicuro che questo regalo piaccia alla sua fidanzata.
Ø Verbi che esprimono un’opinione (come penso, credo, ritengo, suppongo…).
Esempi:
- Penso che Venezia sia la città più bella del mondo.
- La maestra non credeva che il bambino dicesse la verità.
⚠ Dopo espressioni come sono convinto, sono certo, sono sicuro è normale e comune utilizzare l’indicativo: Sono sicuro che questa legge è giusta.
Però, potrebbe capitarci di sentire qualcuno che utilizza il congiuntivo: Sono convinta che le cose vadano dette.
Ma come? Abbiamo detto che il congiuntivo è il modo dell’incertezza!
È vero, però in alcuni casi specifici è possibile utilizzare sia l’indicativo sia il congiuntivo, a seconda della sfumatura di significato che vogliamo dare alla frase:
- Sono sicuro che questa legge è giusta.
- Sono convinta che le cose vadano dette (secondo la mia sensibilità personale).
⚠ Quando la frase che dipende da questi verbi ha lo stesso soggetto della frase principale, allora non usiamo che + congiuntivo, ma usiamo di + infinito.
Osserva gli esempi:
- Sandra pensa che Roberto Benigni sia molto divertente.
Sandra è il soggetto della frase principale (Sandra pensa), mentre Roberto Benigni è il soggetto della frase dipendente.
- *Sandra pensa che Sandra sia molto divertente.
Sandra è sia il soggetto della frase principale sia il soggetto della frase dipendente.
Quindi non usiamo che + congiuntivo, ma di + infinito e la frase diventa: Sandra pensa di essere molto divertente
Ø Espressioni impersonali.
Il congiuntivo si usa anche dopo espressioni impersonali, cioè senza soggetto. Eccone alcune:
verbo essere + aggettivo/avverbio:
- È meglio che prenoti il ristorante con anticipo.
- È bello che veniate da noi per Natale.
Attenzione!
Il congiuntivo non si usa dopo espressioni che esprimono certezza, come è certo che, è sicuro che, è indubbio che…
- È indubbio che Elisa è la migliore studentessa della classe
Sembra e pare:
- Pare che quel ragazzo sia un genio nel suo campo.
- Non mi sembra che sia una buona idea…
Si dice (oppure dicono):
- Si dice che la nonna da giovane fosse bellissima.
Tutto chiaro, no? Beh, se abbiamo ancora qualche dubbio possiamo sempre esprimerlo… al congiuntivo!
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